Curare con gli asini
Curare con gli asini è possibile?
Cosa rende questo animale particolarmente adatto per alcune terapie?
Abbiamo già parlato in un articolo precedente della possibilità di curare con gli asini grazie all’onoterapia, una particolare disciplina nel campo della pet-terapy. Uno degli animali che viene utilizzato in onoterapia è l’asino.
Nonostante le naturali somiglianze con il cavallo, l’asino ha caratteristiche che lo rendono più adatto soprattutto per lavorare con i bambini.
Molti sono i fattori che rendono l’asino un animale ideale:
La sua taglia
L’asino è molto più piccolo del cavallo, quindi non desta ansia al primo contatto con i pazienti, soprattutto nei più giovani.
Grazie alle dimensioni più ridotte, la corsa è più semplice e non richiede piattaforme o rampe, inoltre l’asino è più stabile e calmo di un cavallo, con riluttanza va al trotto o al galoppo .
Il suo aspetto
L’asino è come una caricatura di un cavallo, ha una testa un po’ sproporzionata, una grande pancia e spesso zampe tozze. Grazie alle sue piccole dimensioni per i bambini risulta più facile abbracciarli e la loro pelliccia spessa e morbida fornisce stimoli sensoriali più forti.
La sua personalità
L’asino è sensibile, fedele, socievole, curioso, paziente e umile.
E’ noto per la sua testardaggine ma può cedere completamente al lavoro se è consapevole della sua utilità.
Un fatto interessante è che gli asini mostrano un grande senso del dovere, infatti ricordano perfettamente il compito loro affidato e con ostinazione cercano di attuarlo fino in fondo.
Sviluppa inoltre un profondo attaccamento all’uomo, mostra infatti gioia alla vista delle persone che lo visitano e suscita in loro emozioni positive.
L’onoterapia, come l’ippoterapia, è indirizzata a persone con disabilità fisiche e mentali.
È raccomandato per le persone con molteplici disturbi dello sviluppo e lesioni.
Bambini con disfunzione della vista, disturbi emotivi, disadattamento sociale, difetti ortopedici, sindrome di Down, malattie muscolari, disturbi della personalità…
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Curare con gli asini: il metodo
Le lezioni di onoterapia consistono in due fasi fondamentali.
La prima è finalizzata a conoscere e stabilire un contatto con l’animale.
Prima della lezione, il bambino osserva l’asino, prende familiarità con il suo aspetto per eliminare eventuali paure che potrebbero impedirgli successivamente di eseguire esercizi sulla sua schiena.
Per far questo inizialmente stabilisce un contatto amichevole con l’animale usando esercizi di comunicazione.
Un’ attività utile a questo scopo sono le passeggiate accanto all’asino.
Durante le passeggiate il paziente si rilassa, i movimenti del suo corpo e il pensiero rallentano concentrandosi sulla bellezza della natura circostante.
La seconda fase è il contatto fisico con l’asino.
Dopo essersi abituato a lui, il bambino può ora sedersi in sicurezza sull’asino e prendere parte attiva alle giostre e ai giochi con l’asino.